sabato 31 maggio 2014
Il vento caldo del mondiale
Se sei un appassionato di calcio è inevitabile che ogni 4 anni di questo periodo senti crescere dentro di te un attesa, un attesa tipica del grande evento che sta per arrivare, che magari sai che dovresti riservare a cose davvero importanti ma in fondo non te ne frega un cazzo. E se invece del calcio non te ne importa una cippa, che tu sia uomo o donna, 9 volte su 10 finisci comunque per essere tirato dentro, spinto dal vento. Il vento caldo del mondiale. Il Mondiale è quello stranissimo evento sportivo in cui i tuoi nemici sportivi(ma non solo) tutto ad un tratto diventano amici, e i tuoi amici sono ancora più amici del solito. Si passano tantissime ore insieme a condividere un momento, che a prescindere dal risultato ti porterai dentro per tutta la vita. Tutti diventano contemporaneamente commissari tecnici, analisti tattici, cronisti improvvisati, scommettitori più o meno delusi, tifosi improvvisati(soprattutto tifose improvvisate) tutto a un tratto appassionati e fomentati dopo l'aver detto per una vita: "Il calcio? Che schifo" o robe simili. Tutto in un mese ipercompresso scandito dall'afa crescente, da 64 partite che vuoi vedere assolutamente e dall'insostenibile richiamo del divano davanti la tv, con qualche birra ghiacciata che certo non guasta. Il calcio è senza dubbio cambiato, di soldi ne giravano anche prima, ma adesso son diventati troppi e l'impressione che l'interesse vinca sul gioco sempre più diffusa.I Mondiali però escono da questa logica, forse per quel senso di essere tutti una cosa sola, forse perché ai Mondiali non conta il tuo fatturato o quanto guadagni, ma conta quello che sei e quanto hai da dare in quel momento. Ho deciso di aprire questo blog per provare a raccontare questo mese, analizzando la kermesse sotto tutti i profili, da quello tecnico a quello tattico passando per quello storico culturale. Lo farò assieme a quelle persone che hanno voglia di condividere un loro spunto. Non mi resta che augurarvi una buona lettura e soprattutto un gran bel mondiale.
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