sabato 31 maggio 2014

LE SQUADRE-Olanda, il vecchio e il nuovo

Per uno strano scherzo del destino le due finaliste della passata edizione si incrociano subito nel girone eliminatorio, un fatto mai accaduto nella storia dei mondiali. Rispetto a quattro anni fa le cose sono nettamente cambiate, a onor del vero già l'Europeo di due anni fa aveva denotato una nettissima involuzione, portando al cambio in panchina tra Van Marwijk e Van Gaal, che dopo il disastro del 2000-2001 si è riscattato alla grande in un girone in cui l'Olanda ha demolito la concorrenza vincendo 9 partite e pareggiandone una sola, segnando 34 gol e subendone solamente 5. L'Olanda si presenta rispetto agli scorsi mondiali ma anche agli scorsi europei in veste rinnovata, con tanti nuovi giovani(principalmente provenienti dall'Under 21 che ha affrontato l'europeo di categoria lo scorso anno) che implementano la rosa, specie nel reparto difensivo, completamente rinnovato.


Portieri: Krul, Vorm, Cilliesen

Difensori: Janmaat, Verhaegh, Martins Indi, De Vrij, Vlaar, Veltman, Kongolo, Blind

Centrocampisti: De Guzman, Clasie, Sneijder, De Jong, Wijnaldum, Fer

Attaccanti: Kuyt, Lens, Robben, Huntelaar, Van Persie(c), Depay


In porta Stekelenburg, in principio titolare, paga la stagione sfortunata e disastrosa con il Fulham, a giocarsi la porta saranno dunque Krul e Vorm, con Cilliesen dell'Ajax che vince la sfida tra portieri dell'Eredivisie con Zoet. La difesa, come ampiamente si è visto già nelle qualificazioni è totalmente rivoluzionata. L'unico confermato rispetto a Euro 2012 è Vlaar e non c'è nessun reduce della finale dei Mondiali. Domina il blocco Feyenoord con ben quattro giocatori su otto, ovvero Janmaat, e i giovani Kongolo, Martins Indi e De Vrij( gli ultimi due titolari nell'Under 21 l'anno scorso). A completare il quadro Verhaegh, terzino destro capitano dell'Augusta e altri due giovani militanti nell'Ajax, ovvero Daley Blind(anche lui proveniente dall'Under 21) e Veltman. A centrocampo messe in conto le defezioni di Strootman e quella più recente di Van der Vaart, il c.t. ha assemblato un centrocampo che unisce giocatori esperti a nuove leve. L'esperienza è garantita da De Jong e da Wesley Sneijder, protagonista dello scorso mondiale che avrà il compito di orchestrare la squadra. La freschezza è data dalla qualità di Clasie e Wijnaldum e dalla sostanza di Fer, incursore, che avrà il compito di provare a dare la sostanza che avrebbe dato Strootman con la sua presenza. A completare il gruppo Jonathan De Guzman, che ha una grande occasione di mettersi in mostra a livello internazionale. In attacco viene confermato lo zoccolo duro degli ultimi anni composto da Kuyt, Van Persie, Robben e Huntelaar. A completare il reparto Jeremain Lens, presente in pianta stabile durante le qualificazioni e la giovane ala del PSV Depay(anch'egli facente parte dell'Under 21) dotata di un calcio esplosivo e di un ottimo spunto. Van Gaal (che lascerà la nazionale ad Hiddink dopo il mondiale)ha confermato dunque il trend seguito dal suo insediamento, implementando allo zoccolo duro i giovani prospetti della nazionale. Ben 7 i giocatori che facevano parte dello scorso ciclo dell'Under 21, a cui si aggiungono Veltman e Kongolo che di quel ciclo non facevano parte. Una cosa di cui Van Gaal, allenatore senza dubbio vincente ma abbastanza divisivo e controverso,  non ha mai peccato è l'insicurezza. Qualunque scelta abbia fatto l'ha sempre fatta in sicurezza, convinto che fosse la scelta giusta. Ha avuto ragione quando ha vinto e quando ha avuto torto lo si è notato perché i tonfi sono stati rumorosi. Se avrà ragione(ovvero arriverà quantomeno agli ottavi dove potrebbe incrociare il Brasile e da li è tutto guadagnato) o torto, lo dirà il campo, specie le due sfide contro Cile e Australia, che daranno una misura della consistenza della selezione Oranje.

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