sabato 31 maggio 2014

ITALIA: uno 0-0 pieno di note dolenti

Per la quinta volta negli ultimi sei anni l'Italia affronta l'Irlanda nel test premondiale che precede la diramazione della lista dei 23, al Craven Cottage di Londra. Prandelli ha provato come già ampiamente preannunciato un 4-4-2 con la mediana a rombo con i seguenti effettivi: Sirigu; Darmian, Paletta, Bonucci, De Sciglio; Motta, Montolivo, Marchisio, Verratti; Immobile; Rossi. L'Irlanda di Martin O'Neil risponde con il 4-2-3-1 con i seguenti effettivi: Forde; Coleman, O'Shea, Pearce; Ward; Meyler, Hendrick; Pilkington, Hoolahan; McGeady; Long. L'Italia parte con il piglio giusto, con Verratti sugli scudi a illuminare, e confeziona la prima occasione del match con Marchisio, che imbeccato dallo stesso Verratti, impegna Forde con un tiro forte da fuori area. All'ottavo minuto però arriva la prima brutta notizia. Montolivo in uno scontro di gioco fortuito con Alex Pearce si fa male, probabilmente si tratta di frattura e finisce li la sua partita e probabilmente il suo mondiale. Al suo posto entra  Aquilani. L'Irlanda sale di ritmo  e anche grazie ad un ottimo Pilkington mette in difficoltà l'Italia a più riprese, con Sirigu che si fa trovare pronto sempre superandosi sulla conclusione a botta sicura di Meyler e sul colpo di testa di Long. L'Italia appare in difficoltà, gli attaccanti non incidono, il centrocampo è fuori fase, la difesa appare ballerina e come se non bastasse anche Aquilani deve arrendersi a causa di una botta fortuita rimediata contro la testa di Ward. Entra Parolo. Alla fine del primo tempo le note positive arrivano da Sirigu(il che buono ma fino a un certo punto) da Darmian che ha fatto benissimo le due fasi e da un Verratti ispirato. Nella ripresa è ancora l'Irlanda a fare la partita, anche grazie all'ottima assistenza degli azzurri, con Motta che regala un pallone a Long, che costringe ancora una volta Sirigu a fare gli straordinari. Dopo un gol giustamente annullato per fuorigioco ad Immobile, che ha ribadito in rete un tirocross di Parolo, Prandelli decide di cambiare qualcosa non per forza maggiore, entrano Cassano e De Rossi al posto di un volitivo ma poco incisivo Immobile e di un impacciato Motta. La presenza di Cassano da alla squadra azzurra la qualità che serve negli ultimi metri e gli azzurri tornano vicini alla porta difesa da Forde, prima con un colpo di testa di Bonucci alto sugli sviluppi di un corner, poi con Marchisio imbeccato in area da  Cassano che però calcia debolmente. Anche l'Irlanda decide di cambiare qualcosa ed entrano in ordine McClean, Quinn e Cox al posto dell'ottimo Pilkington, di Hoolahan e di Shane Long. La partita regala gli ultimi due sussulti, uno per parte. Il primo è per gli azzurri, con un tiro di Parolo finito sull'esterno, l'altro per gli irlandesi davvero clamoroso con Quinn che a botta sicura centra la traversa interna, con Sirigu chiamato all'ennesimo prodigio su McGeady poco dopo. Prandelli regala minuti anche ad Abate a posto dell'ottimo Darmian e la partita si avvia alla sua conclusione avvenuta al quarantottesimo. Le amichevoli premondiale hanno sempre un valore relativo, in cui a contare in via principale sono le indicazioni fornite dai singoli piuttosto che il risultato. A onor del vero le note positive sono state pochissime, maggiori sono state quelle negative. A completare il quadro l'infortunio grave di Montolivo, che piaccia o no una delle certezze di Prandelli e della nazionale, e quello di Aquilani, che sembra meno grave. La diramazione della lista si avvicina sempre di più e Prandelli dovrà decidere anche in base agli elementi buoni(pochi) e meno buoni(tanti) forniti da questo match.


PROMOSSI

Darmian: per il terzino del Torino, al debutto assoluto, una prova da incorniciare. Si propone con decisione e personalità in attacco e si fa sentire molto in difesa, cavandosela molto bene nelle diagonali con tempistiche da difensore centrale. Se Prandelli voleva delle risposte da lui, ha avuto le migliori possibili.

Verratti: ha fatto discutere tantissimo perché a volerlo in nazionale sono tantissimi e dopo stasera si è capito ancora di più il perché. Personalità, fantasia, visione di gioco, senza mai trascurare la sostanza. L'infortunio di Montolivo potrebbe spianargli ulteriormente la strada verso un mondiale per cui il giovane pescarese ha sempre lottato e che sta dimostrando di meritare.

Cassano: tirato a lucido, in forma, all'ultima chiamata per un sogno mondiale, è tornato a vestire la maglia azzurra dopo due anni facendo quello che faceva ai tempi del primo ciclo di Prandelli, ovvero garantire qualità negli ultimi metri del campo. Una qualità che a questa nazionale serve e che a questa nazionale è mancata. Lasciarlo a casa sarebbe una di quelle cose di cui ci si potrebbe pentire.

Sirigu: migliore in campo. Non è necessariamente una buona notizia ripeto, se non altro sappiamo che il nostro secondo portiere è in forma e che per ogni evenienza(che non ci auguriamo) si farà trovare pronto.

BOCCIATI

Paletta: non è in forma e si vede. Impacciato, goffo, confuso, il contrario del difensore ammirato a Parma, che era disinvolto, deciso e lucido. Perde troppi palloni e soffre la velocità di manovra degli irlandesi. Deve rientrare in forma il prima possibile. Sempre se avrà il tempo di farlo.

Thiago Motta: come sempre una medaglia a due facce. Oggi è uscita quella brutta. Lento coi piedi(e non è una novità) ma anche con la testa(e questo è un po' più grave). Sbaglia palloni non da lui, non da sostanza e consente agli irlandesi di scavalcare agevolmente il centrocampo. E' apparso in difficoltà tecnica e fisica e se il giocatore che dovrebbe andare in Brasile fosse parente di quello visto stasera, sicuramente non ci sarebbe da star tranquilli.

De Sciglio: confuso e felice in fase offensiva, confuso e basta in fase difensiva. Il giovane che avevamo ammirato lo scorso anno, quest'anno si è visto pochissimo, forse la pressione delle aspettative su di lui createsi sta venendo fuori. Se vuole rendersi utile al mondiale deve svoltare su un altro atteggiamento mentale.

RIMANDATI

Immobile: si impegna ma appare con le polveri bagnate. Corre, sgomita, si fa vedere per quel che può ma non è dentro la partita e si vede. Prandelli lo sostituisce con Cassano. Può fare nettamente meglio.

Rossi: inconsistente e impalpabile, ma tenendo conto del fatto che è appena rientrato da un infortunio grave, essere troppo severi è ingiusto. Prandelli gli concede saggiamente minutaggio nelle gambe prima di far entrare Cerci. Ha voluto questo mondiale con tutte le sue forze, se lo merita assolutamente ma non sarà una scelta facile.

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