giovedì 5 giugno 2014

Iran, il Team Melli



Quarta partecipazione per l'Iran che aggiunge Brasile 2014 ad Argentina 78, Francia 98, Germania 2006.
Una sola vittoria in 9 partite (2 i pareggi e 6 le sconfitte) per la repubblica islamica, ottenuta per altro contro gli storici nemici del Team U.S.A. in una gara passata agli annali a Francia 98.
Qualificazioni sofferte per i ragazzi di mister Carlos Queiroz che sono stati diverse volte sull'orlo del baratro dell'eliminazione ma si sono sempre rialzati andando alla fine a conquistare il secondo posto nel girone ai danni dell'Uzbekistan anche grazie a una Corea del Sud già sicura del pass per il Brasile non particolarmente motivata all'ultima giornata di qualificazione.
Di Reza Ghoochannejhad il gol qualificazione in quel di Ulsan che ha scatenato la festa di Tehrān, per altro come sempre non troppo gradita dal regime visto che come da tradizione si sono riversati in piazza anche donne e giovani.



La squadra


Davari
Heydari Hosseini Montazeri Pooladi

Nekounam Teymourian

Jahanbakhsh Dejagah Shojaei 

Ghoochannejhad

Nelle qualificazioni Queiroz ha spesso usato il 4-2-3-1 con il trio di trequartisti vero punto di forza della squadra.
In qualche gara più complessa ha optato per una prudente difesa a 3, Hosseini Montazeri e l'esperto Sadeghi gli interpreti, ma è stata una soluzione poche volte riproposta.
Il pre mondiale è stato scosso dal caso Sepahan, società campione d'Iran ha a causa dell'imminente Champions League asiatica ha rifiutato i propri giocatori alla nazionale. Dopo una mediazione importante del governo si è arrivati a una soluzione compromesso che ha portato un paio di elementi a rispondere alla convocazione di Queiroz, ma altri 5-6 giocatori in odore di mondiale hanno dovuto sottostare al diktat della società campione del paese.
In porta Davari, portiere di buon livello che milita in serie B tedesca, titolare indiscusso dopo aver scelto di rappresentare l'Iran avendo doppia cittadinanza tedesco-iraniana.
Centrocampo che rappresenta il punto di forza della compagine mediorentale, il trio Jahanbakhsh Dejagah Shojaei garantisce tecnica, intensità e pericolosità offensiva, oltre che un discreto lavoro di copertura sulla trequarti. Davanti alla difesa l'esperto duo Nekounam Teymourian, il primo militante in Kuwait dopo una lunga esperienza all'Osasuna, il secondo con grande esperienza in Inghilterra dove ha girato almeno 3 squadre tra Premier e Champioship.
In attacco l'eroe nazionale  Ghoochannejhad, detto Gucci, che ha poche presenze (11) ma molti gol, 9, diversi dei quali decisivi. Giocatore di esperienza europea, Olanda, Belgio e ora Inghilterra (Charlton) le sue mete, e in forze, rappresenta un punto di  riferimento importante per Queiroz.

L'idea di gioco è semplice, star chiusi, anche perché la difesa è lenta e poco esperta a livello internazionale e poi ripartire veloci col trio di trequarti.
Possibili variabili tattiche un 5-4-1 con Gucci isolato in avanti o un 4-5-1 con Dejagah e Shojaei sui lati a supportare Gucci.


Giocatore chiave

Alireza Jahanbakhsh, classe 1993, gioca in Olanda nel NEC, dribbling, visione di gioco, gli manca un po' di concretezza ma questo mondiale ne può sancire la consacrazione. Ama partire dalla fascia destra e puntare l'uomo 1c1, è una delle poche speranze offensive di questa squadra.


Prospettive nel torneo
 
Fare bella figura e evitare una goleada contro Messi e compagni. Se la partita con la Nigeria può essere un obiettivo fattibile, Bosnia e Argentina sembrano decisamente troppo per i ragazzi di Queiroz. Uscire con 1 punto potrebbe già essere un buon risultato, tutto il resto al momento sembra utopia.


Carlo Canton

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