mercoledì 4 giugno 2014

ITALIA-Il trend non cambia, gli azzurri non riescono a vincere(come sempre prima del mondiale)

Continua la striscia senza vittorie della nazionale italiana, che nell'ultimo test premondiale, che arriva dopo le scelte di Prandelli e le annesse polemiche. L'Italia infatti pareggia contro il più che modesto Lussemburgo per 1-1 al termine di una partita giocata a ritmo basso in cui l'Italia pur avendo avuto le sue occasioni, è apparsa tratti svogliata a tratti spenta.


LA PARTITA

Prandelli disegna la squadra con un 4-2-3-1 "anomalo" o 4-3-3 mascherato  di partenza che vede la presenza contestuale di Verratti e Pirlo nello schieramento, con Marchisio a fare l'esterno sinistro. In difesa in contumacia Barzagli la coppia titolare è comunque a stampo Juventino con Bonucci-Barzagli. I terzini sono Abate e De Sciglio. A completare lo schieramento De Rossi come mezz'ala, Candreva largo a destra e Balotelli centravanti. Il Lussemburgo si schiera con un 4-1-4-1 con Joachim, il giocatore più rappresentativo come unico terminale. L'Italia sblocca il match dopo 10 minuti. Marchisio innesca Balotelli in area, il numero 9 lavora il pallone per poi servire lo stesso accorrente in area con un pregevole esterno destro. Forte del vantaggio acquisito l'Italia si rilassa, giocando di rimessa e provando ad attaccare solamente con lanci lunghi. Nel finale di tempo gli azzurri hanno quattro occasioni. La prima con Balotelli che imbeccato da Verratti calcia verso la porta, con Moris(uno degli eroi di giornata) che ferma il pallone, la seconda con un destro al fulmicotone di Candreva che esce fuori di poco e l'ultima con una bella punizione di Pirlo sulla quale Moris si esalta. Nella ripresa l'Italia ha subito un occasione con Balotelli che manda a latoa un tiro  diagonale, poi la partita si stagna. Prandelli decide di mandare dentro Cassano al posto di Verratti e il barese mette subito le marce alte: imbecca splendidamente Balotelli in area, il milanista salta il difensore avversario ma calcia troppo forte e la palla si stampa sulla traversa. Un minuto dopo lo stesso Balotelli imbecca Candreva in area, il laziale la colpisce di testa e centra un altra traversa. L'ingresso del numero 10 ha dato nuova linfa alla manovra statica degli azzurri e nella girandola dei cambi Prandelli lo prova addirittura da falso nueve(o dieci puro che direi che è preferibile) togliendo dal campo Candreva e Balotelli per mettere Insigne e Cerci. Entrano inoltre Aquilani al posto di Pirlo e Ranocchia(che non è tra i 23) al posto di Bonucci. Il neo entrato Cerci si crea un occasione da gol, ma Moris è ancora pronto. Poi all'ottantacinquesimo accade l'imprevisto, sugli sviluppi di un corner la difesa si perde lo stopper Chanot, che stacca meravigliosamente di testa e impallina Buffon nonostante un tentativo disperato di Aquilani: 1-1. Il Lussemburgo, che fino a quel momento aveva avuto una sola occasione con Joachim che non ha trovato il tap-in vincente da due passi a inizio ripresa trova un pareggio insperato. La piccola nazionale del Benelux ha positivamente impressionato per l'organizzazione e la disciplina tattica ma il pareggio era francamente impensabile. Con poco tempo a disposizione e con un contraccolpo psicologico abbastanza rilevante l'Italia prova a realizzare il gol vittoria ma a parte un tiro di Parolo andato fuori non riesce a produrre nulla e al fischio finale di Skomina, al Curi di Perugia a far festa(giustamente) sono i Lussemburghesi. Con questo pareggio sale a 7 la striscia di partite consecutive in cui l'Italia non porta a casa la vittoria. Se da un lato l"'inutilità" delle partite in questione ridimensiona la statistica in se, dall'altro lato evidenzia come la nazionale abbia avuto un calo quantomeno dal punto di vista dell'atteggiamento in campo. Inoltre si conferma l'indisposizione dell'Italia alle partite premondiale: non ne vince una da 20 anni.

IL COMMENTO

Premessa: le amichevoli internazionali, che siano di preparazione a una kermesse o strumentali durante una stagione hanno un valore relativo dal punto di vista di squadra, in quanto la valutazione della singola prestazione ha pari peso se non addirittura maggiore. Le note positive si chiamano Verratti e Cassano, che hanno dimostrato di essere in grado di accendere la luce quando è intermittente o addirittura spenta. Oggi sono due alternative importanti, ma potrebbero diventare protagonisti. Anche Balotelli, seppur a sprazzi come spesso è accaduto in stagione, ha fatto vedere numeri importanti, ma in Brasile dovrà essere costante. La nota negativa viene dalla difesa. Il Lussemburgo ha avuto due sole occasioni, in una ha sfiorato il gol con Chiellini saltato in maniera imbarazzante, nell'altra ha colpito con con Chanot che è stato libero di fare ciò che vuole. Se da un lato una marcatura sbagliata in una partita in cui non ci si gioca niente lascia il tempo che trova, dall'altro conferma la tendenza di una difesa(nemmeno lontanamente vicina al livello delle difese italiane dei cicli precedenti)  all'errore grossolano(persino Bendtner è riuscito a segnare contro la difesa azzurra e per ben due volte) che per un calcio di consolidata tradizione difensiva è francamente inaccettabile. E' uno dei punti focali su cui dovrà lavorare Prandelli, perché se questi errori li paghi col Lussemburgo, allora figurati in un mondiale.

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