mercoledì 4 giugno 2014

LE SQUADRE - CROAZIA, per ripetere l'impresa del '98


(A cura di: Lorenzo Spanò)


Una croazia così talentuosa probabilmente non si era mai vista, e forse squadre così talentuose c’è ne stanno veramente poche in questa edizione del mondiale. Ripetere l’incredibile imprese del 1998 dove Suker trascinò la selezione alla medaglia di bronzo, sarà difficile ma sinceramente non impossibile.
Il ct Niko Kovac ha guidato la nazionale solo in 3 gare prima di arrivare a questo mondiale, difatti l’ex difensore è in carica solo da un’anno, e chissà che questa inesperienza non peserà sulle sue spalle.
Rivoluzione in porta, Pletikosa storico portiere croato con 109 presenze lascerà spazio a Subasic del Monaco, poi difesa a 4 con Srna a destra (recordman di presenze con la nazionale), Lovren e Corluka al centro, che vanno a formare una difesa parecchio affidabile, soprattutto se la mettono sulla fisicità. Il centrale dei Saints è stato uno dei migliori centrali di tutta la Premier League, mentre l’esperienza di Corluka è da anni ormai una garanzia.
A sinistra Pranjic del Panatinaikos, 32enne ex Bayern Monaco.
Di stelle ne hanno tantissime ma su tutti Luka Modric, pedina fondamentale del Real Madrid, campione d’Europa, uno che al Real ha trovato la totale maturità che pareva tardasse ad arrivare, ma che ora l’ha portato a diventare un top player a tutti gli effetti.
Top player è considerabile anche Ivan Rakitic, stella del Siviglia vincitrice dell’Europa League, grazie anche a giocate di qualità sublime che va a creare assieme a Modric, una mediana di talento puro, andando però a discapito del recupero del pallone. Ma potrebbe trovare spazio anche Vukojevic, uomo esperto della mediana che sarebbe l’uomo perfetto per dare equilibrio alla squadra.
Non ancora una stella affermata ma è sulla buona strada Mateo Kovacic, classe 94 che conosciamo bene, talento cristallino e ultimo passaggio facile. Mazzarri a mio parere, ne ha limitato la crescita questa stagione, dandogli poca fiducia, lasciandolo fuori quando il centrocampo privo di qualità dell’Inter ne avrebbe richiesto la presenza. Ma ha fatto comunque un finale di stagione da protagonista, e questo finire in crescendo può solamente favorire la nazionale. Verrà però schierato dietro la punta, ma il suo ruolo è quello dell’interno di centrocampo, sfruttando la sua incredibile qualità di saltare l’uomo, mentre vede poco la porta per giocare perfettamente sulla trequarti.
Sugli esterni ci stanno i due del Wolfsburg, Olic e Perisic,entrambi reduci da una buona stagione. Il primo 14 gol e mai così bene in una stagione e ci riesce coi 35 anni che si avvicinano, lo stesso riesce a fare Perisic, 10 gol e migliore stagione da quando è in Germania.
La prima punta non si dovrebbe discutere, è Mandzukic, che è stato appena scartato dal Bayern dopo l’acquisto di Lewandowski, non si dovrebbe discutere ma in realtà il centrale offensivo sarà out per le prime due gare causa squalifica, e al suo posto contro Brasile e Camerun il favorito è Eduardo, data la cattiva stagione di Jelavic all’Hull, e dell’invisibilità di Ante Rebic alla Fiorentina.
Nel girone c’è il Brasile, ma Camerun e Messico sono decisamente alla portata. L’ottavo di finale è l’obbiettivo minimo.

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