Non avrà vita facile il Messico che si ritrova nel girone con ossi duri come il Brasile e la Croazia. Di certo non si danno per vinti e sanno che è perfettamente nelle loro corde riuscire nell’’impresa.
La storia parla di due quarti di finale come risultato migliore della loro storia, ma è irrealistico pensare che possano avvicinarsi a quei risultati, questa generazione Hugo Sanchez non c’è l’ha.
Miguel Herrera diventa C.T dopo aver vinto il clausura messicano con l’America e succede a Vucetich che aveva sostituito de la Torre, che aveva sostituito Tena, tutto nell’arco di tempo minore di due mesi. Insomma, un valzer di allenatori nella stessa panchina, come raramente si era visto prima.
Portieri: Jesus Corona (Cruz Azul), Guillermo Ochoa (Ajaccio), Alfredo Talavera (Toluca).
Difensori: Paul Aguilar (Club America), Andres Guardado (Bayer Leverkusen), Miguel Layun (Club America), Rafael Marquez (Leon), Hector Moreno (Espayol), Diego Reyes (Porto), Francisco Javier Rodriguez (Club America), Carlos Salcido (Tigres).
Centrocampisti: Isaac Brizuela (Toluca), Marco Fabian (Cruz Azul), Hector Herrera (Porto), Juan Carlos Medina (Club America), Javier Aquino (Villarreal), Carlos Pena (Leon), Jose Juan Vazquez (Leon).
Attaccanti: Giovani Dos Santos (Villarreal), Javier Hernandez (Manchester United), Raul Jimenez (Club America), Oribe Peralta (Santos), Alan Pulido (Tigres).
I grandi nomi ci sono tutti, eccetto Carlos Vela, che ha rinunciato a fornire prestazioni con la nazionale. Il leggendario Rafael Marquez è sempre presente, affiancato da Hector Moreno, centrale dell’Espanyol, che è ad’oggi uno dei centrali migliori della Liga. Meza sulla destra e Salcido sulla sinistra che si avvicina alle 120 gare con la selezione messicana.
Sulla mediana spiccano i nomi di Herrera del Porto e di Gullit Pena del Leon, eccellente incursore di centrocampo.
Tridente niente male in attacco; Hernandez-Peralta-Dos Santos. Il primo non viene da un’entusiasmante annata con lo United, poche presenze e ancora meno reti, Dos Santos non è più la giovane promessa di cui per anni è stato definito e finalmente ha trovato il suo ambiente perfetto, tant’è che al Villareal ha appena chiuso la migliore stagione della sua carriera, dopo parecchie delusioni in giro per l’Europa,.
E poi c’è ‘el hermoso’ Oribe Peralta. La vera stella di questa squadra, uno che la porta la vede sempre. L’attaccante è appena passato nelle ultime settimane, clamorosamente dal Santos Laguna, dove ha chiuso un’altra grande stagione, all’America del turco Mohamed, per poco più di 5 milioni di dollari.
(A cura di: Lorenzo Spanò )
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