martedì 10 giugno 2014

LE SQUADRE - OLANDA


( a cura di: Lorenzo Spanò )

È la finalista dell'ultima coppa del mondo, eppure nessuno li mette per favoriti, anche perchè di quella squadra di 4 anni fa non è rimasto praticamente nessuno.
Nemmeno Van Marwjk siede sulla panchina e ha dato spazio al generale Van Gaal, gran carattere e gran palmares dalla sua per quello che diventerà il nuovo manager del Manchester United, a mondiali terminati.
Non c’è Stekelenburg, Van der Wiel, Heitinga, Mathjsen, van Brockhorst, Van Bommel, e nemmeno Elia, Van der Vaart e Braafheid tra i 14 che scesero in campo nell’ultima finale contro la Spagna. Ben nove su quattordici assenti, rimangono invece in pianta stabile De Jong, Robben, Sneijder, Kuyt e  Van Persie.
Van Gaal si sa vuole vincere sempre e infatti, a sua detta, non ha portato la selezione fin qui per partecipare, ma proprio per alzare al cielo la coppa. Parla di come la squadra è matura per riuscerci, ma pochi elementi a parte, questa nazionale non sembra ancora pronta, e l’età media parecchio bassa ne potrebbe essere una causa.
Krul-Vorm-Cillesen si giocano un posto tra i pali, i primi due dopo buone stagioni in Premier League hanno un po frenato questa stagione, favorito quindi il portiere dell’Ajax.
A destra Jaanmat del Feyenoord, che ha addosso gli occhi di tantissimi club di spessore, e Vlaar e De Vrij al centro, col centrale dei Villans che è stato a mio parere uno dei migliori di quest’ultima Premier League. Sulla sinistra Daley Blind, che in questi anni ha subito non poche critiche, da chi credeva avesse la maglia dell’Ajax addosso, solo perchè figlio della leggenda Danny Blind, ma in realtà presenza dopo presenza, ha mostrato di meritarsi non solo la maglia dei lancieri, ma anche quella orange.
Martins Indi è un jolly importante, 22enne del Feyenoord che può giocare sia come centrale che come terzino a sinistra, fisicamente imponente e con margini di miglioramento da top player.
Terence Kongolo ( fratello del più giovane e promettente Rodney classe 98 ) e Veltman sono le altre alternative a centro, mentre Verhaeg dell’Augsburg si farà trovare pronto in sostituzione di Jaanmat.
Mediana costituita dal solito De Jong pronto a spezzare il gioco (e gambe), e la qualità di Jordy Clasie per impostare il gioco con la sua buona tecnica, anche lui 22enne del club di Rotterdam sembra essere vicino alla totale maturazione. Non sarò affatto leggera l’assenza di Kevin Strootman, che peserà sugli equilibri della squadra e sarà un peccato non vederlo all’opera.
Poi Sneijder in trequarti, Robben e Kuyt o Lens larghi, con Van Persie unica punta.
Soprende la non convocazione di Klassen, fondamentale nell’Ajax di questa stagione, oltre che di Maher del PSV, due tra i migliori giovani e non solo dell’Eredivise.
E’ stato chiamato però Wijnaldum, centrocampista offensiva del PSV, che può giocare sia al centro che largo, e come già nominato anche, Jermaine Lens, ala dotata di una certa velocità che bene ha fatto alla sua prima stagione in Ucraina con la Dinamo Kyev. Menzione e chance di un posto anche per il giovanissimo Depay, classe 94 del PSV, rapidità e dribbling secco che gli hanno permesso la nomination di Van Gaal. Huntelaar invece è un’alternativa mica male per entrare a partita in corso, e far rifiatare Van Persie.
Il girone non è nemmeno così semplice, con Australia ma soprattutto Cile e Spagna e il rischio di uscire al primo turno con questa rosa che a grandi tratti, pecca di esperienza, allora è altissimo.

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