(A cura di: Lorenzo Spanò)
La Corea si ritrova nel gruppo H assieme a Belgio, Russia e Algeria, girone apparentemente difficile per gli asiatici ma non impossibile perchè guai a sottovalutare la selezione di Myung Bo-Hong, che è tra l’altro, tutt’ora l’uomo con più presenze in nazionale da calciatore.
Gavetta fatta nell’under20 dove ha vinto la medaglia di bronzo olimpica nel 2012, per la prima volta della storia sudcoreana.
Tipico delle nazionali asiatiche è la tanta corsa, e i polmoni che contradistinguono questi calciatori. Meno talento del Giappone, ma personalmente li vedo più freschi, più in forma, meno cotti.
In porta Jung Sung-Ryon, vera e proprio colonna, la difesa è sicuramente il reparto meno attrezzato ma possono contare su una pedina fondamentale del Ghuanzou di Lippi ovvero Kim Young-Gwon.
Ki Sung-Yong del Sunderland in mezzo al campo recude tutto sommato da una buona stagiona ma la stella è Son Heung-Ming, seconda punta 22enne del Leverkusen, 10 gol questa stagione per questo talento che affiancato alla tecnica di Koo Ja-Cheol del Mainz, creano un supporto interessante alla prima punta Park Cho-Young.
Lee Chung-Yong del Bolton è un'esterno interessante, da anni in Premier League ma anche lui pareva promettere meglio, di certo la sua velocità sulla fascia è un'arma più che pericolosa.
In attacco Park Cho-Young, talento mai esploso del tutto. Si mise in mostra col Monaco, dopo 3 ottime stagioni e passato all’Arsenal ma Wenger non ha mai creduto in lui, per cui è passato in vari prestiti al Celta Vigo e al Watford ma senza mai brillare. In nazionale si è sempre comportato discretamente bene e la sua velocità può essere un fattore determinante.
Non ci sarà la leggenda Park Ji-Sung rititatosi pochi giorni fa dopo l'ultima esperienza col Psv, e anni di trionfi col Manchester United. Tutto a favore di un gruppo con un'età media notevolmente bassa ma che nonostante tutto, può presentare calciatori con una discreta esperienza in giro per l'Europa.
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